Samp ora sei sola!!


Passano solamente due giorni ed ancora una volta Marassi diventa lo scenario dello spettacolo, questa volta gli uomini devono soccombere alla Samp che con il goal di Pazzini rifila la prima sconfitta in campionato alla squadra di Mourinho. La Samp ora è prima in classifica!!!!
Ed è proprio una Juve disattenta e con una difesa centrale scandalosa a regalare al Bologna un punto preziosissimo, infatti dopo il goal del “Cobra” Trezeguet, i felsinei hanno impegnato più volte Buffon ed hanno raggiunti il pareggio all’ultimo minuto con il neo entrato Adailton, altri punti
buttati dai bianconeri che non hanno approfittato del passo falso dell’Inter.Da registrare la partita pessima dell’impresentabile Molinaro.
La Fiorentina dopo una bruttissima prova, dove il Livorno ha fatto la partita e non è riuscita a superare uno straordinario Frey(sono sempre senza parole quando vedo i suoi miracoli) riesce a portare a casa i tre punti grazie ad un rigore del solito Jovetic, ora i viola raggiungono l’Inter al terzo posto con 13 punti.
Cagliari che rifila la sua seconda vittoria esterna consecutiva ed inizia a respirare, il Parma non riesce a creare molto e i sardi puniscono la difesa parmense.
Ritorna finalmente al successo il Napoli che grazie ad una doppietta dello slovacco Hamsik(5 goal in sei partite, e per un centrocampista è straordinario) si sbarazza del Siena. Senza parole per le ultime manie di protagonismo di De Laurentis che licenzia sia Donadoni che Marino.
Solo un goal all’ultimo minuto di De Rossi permette alla Roma di pareggiare contro un bel Catania che era passato in vantaggio nei primi minuti con il giapponesino Morimoto.
Pareggio immeritato per il Palermo che ruba un punticino alla Lazio, segna Cavani, ma si può dire che il goal è tutto frutto di una papera di Muslera che praticamente decide di segnare nella sua porta(forse perché il suo avversario aveva proprio lui in porta????).Per fortuna ripara Zarate che rende il risultato più giusto dopo tante occasioni fallite.
Ancora Di Natale, ancora Udinese, ancora vittoria, i friulani mettono ko un Genoa forse troppo stanco dopo la massacrante partita di giovedi.
Partita bella da vedere e con tante occasioni da goal, Chievo e Atalanta fanno spettacolo e Tiribocchi e Pellissier fanno accontentare le due squadre per un punto importante in chiave salvezza.
Nel posticipo punto importante in chiave salvezza per il Milan che grazie a Storari non permette al Bari di dilagare, uno 0-0 che accontenta il Milan, ma fa molto rammarico ai baresi che hanno sprecato molte palle goal. Il Milan se si vuole salvare deve togliere Ronaldinho e Huntelaar, il primo lento prevedibile e sempre con il sorriso sulla bocca, il secondo sembra la brutta copia del bronzo di Riace…..

Spettacolo a Marassi, Genoa-Juve finisce 2-2, i commenti di PX alla 5°giornata


Genoa-Juve è stata una partita straordinaria, goal, emozioni, ritmo straordinario, alla fine il 2-2 finale è il risultato più giusto per due squadre che hanno disputato una delle più belle partite di questo inizio campionato. I goal sono stati segnati da Iaquinta,Mesto,Crespo e Trezeguet. Ora Juve e Inter sono in testa alla classifica con 13 punti.
Nel match di San Siro l’Inter ci mette appena cinque minuti per annientare i sogni di gloria dei napoletani con la straordinaria coppia Eto’o-Milito, anche se c’è da dire che l’argentino era in netta posizione irregolare, prova di forza dei nerazzurri che come l’anno scorso sono ancora la squadra da battere. Mentre il Napoli sembra più un film diretto da De Laurentis che però con i suoi attori non riesce ad avere successo.
Il Milan ritorna nel buio più profondo, infatti il capocannoniere Totò Di Natale con il suo solito goal spedisce il Diavolo all’inferno,un’attacco privo di idee con Pato che non convince, e uno scandaloso Huntelaar che francamente è impresentabile.
I blucerchiati invece escono ridimensionati dalla trasferta viola, infatti l’asse Jojo’-Vargas-Gila si scatenano in casa e non lasciano scampo alla difesa sampdoriana. Ma quello che ci chiediamo ma quando questi ragazzi viola cresceranno per far si che vincano anche in trasferta?
Una delle più gradite sorprese è l’impresa del Parma a Roma contro la Lazio che con un gioco spettacolare divertono ed incantano, tanti giovani, tanti talenti e gente come Panucci che dà quel pizzico di esperienza che permetterà al Parma di salvarsi con tranquillità e perché no, anche qualcosa di più.
Spettacolo nella partita di pallanuoto al Barbera tra Palermo e Roma, il 3-3 finale è il risultato giusto per una partita che francamente doveva essere sospesa. Totti e Miccoli anche in condizioni precarie hanno dimostrato di essere fenomeni.
Respira un po’ di aria il Bologna che si sbarazza di un patetico Livorno(con un piede e mezzo già in B) dimostrando anche di saper fare un bel gioco, da registrarsi l’atteso ritorno al goal di Di Vaio.
Sorpresa Cagliari al San Nicola, i sardi riconfermano l’ottima partita contro i nerazzurri e grazie al nuovo acquisto Nenè si sbarazzano di un Bari forse un po’ troppo gasato per la vittoria precedente.
No comment per le partite Atalanta-Catania e Siena-Chievo, francamente sono sembrate non partite di calcio ma partita a scacchi senza mai provare almeno uno scacco al Re.

Milito salva l’Inter, Samp continua a sognare


Alla quarta giornata la testa della classifica perde una protagonista, il Genoa, sconfitto dall’organizzazione di Di Carlo che nel primo tempo imbriglia le fonti del gioco rossoblù e colpisce per ben due volte, nella ripresa Gasperini rinnega parte del turnover varato in partenza rimettendo sulle fasce i titolari ma il Chievo controlla e in contropiede chiude il match; rimangono così sole in testa Juve e Sampdoria,i blucerchiati strapazzano il Siena e gli assist di Cassano ne fanno l’attacco più prolifico del momento.
Il Milan batte nel finale il Bologna il cui unico obiettivo di contenere gli avversari fallisce grazie alla classe di Seedorf mentre l’Inter ringrazia Milito e la difesa cagliaritana che nei primi dieci minuti della ripresa regala due gol al principe, primo tempo appannaggio dei sardi che mettono i brividi a Julio Cesar e vanno in vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Jeda, Mourinho espulso per proteste dovrebbe darsi una calmata e iniziare a far giocare la squadra anziché polemizzare con tutti e continuare con la sua mania di protagonismo…
Il Bari lascia l’Atalanta a zero punti e mette sulla graticola Gregucci grazie ad un gioco spumeggiante e ai suoi attaccanti che ne fanno quattro; il Parma batte il Palermo grazie a Zaccardo,bisogna chiedere a Zenga quale scudetto voglia vincere il suo Palermo, o meglio aveva inteso come scudetto una semplice salvezza?
Nell’anticipo pomeridiano pareggio senza reti al San Paolo dove l’Udinese si vede annullato un gol regolare mentre i padroni di casa non concretizzano le occasioni create, Lavezzi appare ancora lontano dalla forma dello scorso campionato; pari con pochi brividi al Cibali dove la Lazio ancora scossa dalla sconfitta in Europa lascia il primo tempo ai padroni di casa, nella ripresa l’ingresso di Cruz si rivela decisivo per il risultato finale.
Nel posticipo serale all’Olimpico di Roma Totti risponde con una doppietta alle affermazioni di Ranieri, la Fiorentina non gioca per ottantacinque minuti con Mutu apparso ancora l’ombra di se stesso e il solo Gilardino si batte fino al fischio finale; si torna in campo mercoledì per il primo dei quattro turni infrasettimanali.

La Juve mette la "quarta"


Amplein. I bianconeri superano il Livorno per 2-0 inanellando il quarto successo consecutivo in campionato. Iaquinta apre le danze all’8′ di testa, Marchisio chiude la pratica al minuto 30 con un pregevole pallonetto. In attesa dei match di domani, il team di Ferrara guida la classifica a punteggio pieno, a dodici lunghezze.
Costretto dalle numerose defezioni, contro i toscani mister Ferrara non cambia modulo mandando in campo Giovinco dal primo minuto a supporto del tandem offensivo Trezeguet-Iaquinta. La partita impiega poco ad accendersi: il Livorno si rende subito pericoloso nei primi minuti con Tavano, ma Buffon è bravo e fortunato nelle due occasioni procurate dall’attaccante casertano.
Squadre lunghe e numerosi rovesciamenti permettono ai bianconeri di passare in vantaggio al minuto 10: Camoranesi mette in mezzo per Iaquinta che di testa manda la sfera nel sette alla sinistra di De Lucia. Dopo alcuni tentativi velleitari dei toscani, i ritmi della gara cominciano a calare. Al 25′ gli ospiti ci provano con Candrova che di destro gira in porta, la palla esce di poco a lato. Dopo cinque primi i bianconeri trovano il raddoppio: ancora Camoranesi, un’altra volta nel ruolo di assist-man, serve per la corrente Marchisio, destro sotto e palla in rete. Nella ripresa il Livorno tenta subito di accorciare le distanze: al 7′ Buffon smanaccia prodigiosamente un pericoloso cross di Filippini all’indirizzo del solissimo Lucarelli.
Al 15′ Ferrara mischia le carte in tavola mandando dentro De Ceglie per un opaco Giovinco. Al 20′ ancora Buffon è strepitoso sulla conclusione di testa di Danilevicius. I bianconeri gestiscono il vantaggio; Trezeguet prova a siglare la seconda marcatura in campionato concludendo al volo un buon suggerimento di Marchisio. Al 49′ Pierpaoli manda tutti negli spogliatoi. I bianconeri sbrigano al meglio la pratica livornese conquistando una meritata vittoria dopo la débacle di Coppa contro il Bordeaux.

Il Barcellona grazia l’Inter


MILANO, 16 Settembre 2009 – Il ritorno a Milano del grande ex Zlatan Ibrahimovic, coincide con la più grande grazia calcistica degli ultimi tempi; addirittura seconda alla gara d’andata degli ottavi di finale dello scorso anno tra Inter e Manchester United. Guardando la partita ci si accorge subito che la differenza tra le due squadre è abbissale, molto probabilmente contro questo Barcellona chiunque avrebbe fatto una magra figura… Le attese però non sono state ripagate, i due ex non pungono, forse memori dei loro trascorsi. Il primo che potrebbe mettere a segno il tanto temuto goal dell’ex, è Ibra, che già dopo sei minuti, grazie ad un’invenzione del solito Xavi, si trova a tu per tu con Julio Cesar; ma Zlatan non è tranquillo, guarda la porta e clamorosamente sbaglia una delle più nitide occasioni da rete blugrana. I tifosi commossi dall’ennesimo regalo dello svedese decidono di riservargli un trattamento fin troppo generoso. Scherzi a parte la partita si è giocata su due binari nettamente diversi, l’Inter ha cercato di tenere testa soprattutto nel primo tempo, grazie alla solita prova generosa dei vari Milito, Maicon ed Eto’o, ma nel secondo tempo non c’è stata storia. I nerazzurri non vedono la palla per oltre 45′ e oltrepassano la mediana in due al massimo tre occasioni nell’arco del secondo tempo. Troppo poco, davvero troppo poco per chi ha in mente di insediare il trono saldamente in mano al Barça, Barça che non si scompone nelle poche occasioni avute dall’Inter, e riparte subito forte. Messi è il vero leader di questa squadra nella quale si vedono poche sbavature, Xavi comanda il centrocampo senza sbagliare un tocco, senza sbagliare un lancio, forse il solo Ibra ancora non riesce ad entrare negli automatismi di uno squadrone collaudato, e addirittura soffre forse un pò troppo una certa riverenza nei confronti di Messi che non gli consente di liberare tutto il suo estro. Finisce così, con il Barcellona che fa la partita, che costruisce occasioni su occasioni, ma che non riesce a finalizzare. Questo, a nostro modestissimo parere, è l’unica nota positiva in casa nerazzurra, non aver concesso goal ai campioni d’europa in carica, e avere quella che a buon diritto si può considerare la difesa più forte del mondo. Forse la vigilia era stata caricata eccessivamente, il fascino del ritorno di Ibra aveva ammaliato le nostre menti, facendoci pensare a goal e spettacolo, così non è stato; anzi il Barça ha dipanato il suo gioco, L’Inter è rimasta a guardare ed è stata fortunatamente graziata, vi lascio con un solo dato che rispecchia la partita: il possesso di palla della squadra ospite è del 66%, il doppio rispetto a chi giocava in casa.
Da segnalare nella serata champions la solita comparsata della Fiorentina, che perde in casa del Lione e deve ringraziare il solito Frey ( ci chiediamo perchè non sia il titolare dei pali francesi…) che limita il passivo. Come avevamo pronisticato in fase di sorteggio, la viola non ha nessuna possibilità di sopravvivenza, ma del resto è difficile aspettarsi di più da chi rientra nel tabellone champions grazie a due pareggi…

Milan corsaro, Juve a rilento


TORINO-MARSIGLIA, 15 settembre 2009 – E’ inutile, la Champions League è un’altra storia… Solo domenica scorsa avevamo assistito ad un Milan scarico, privo di idee, che non era riuscito ad andare oltre un pari in casa del modesto Livorno. Avevamo ironizzato sulle certezze di Leonardo, e infatti senza Ronaldinho e Huntelaar, i rossoneri hanno compiuto l’impresa. Per stendere il Marsiglia di Deschamps serve l’esperienza di Super Pippo Inzaghi, autore di due reti di rapina. Il Milan visto a Marsiglia è un lontano parente di quello di Livorno, con Pirlo sulla mediana e Seedorf dietro le punte Pato e l’etrno Inzaghi, la musica cambia. Gli attacchi dei francesi sono insistenti ma la difesa si dimostra solida, il Milan riparte velocemente e va in vantaggio al 27′ (anche se in leggero fuorigioco). L’unica pecca di Storari è il goal del pari dell’OM, realizzato da Heinze. Ma i rossoneri si dimostrano poco arrendevoli, e grazie ad un assist splendido di Seedorf, realizzano con Super Pippo il goal vittoria. Un Milan camaleontico, come del resto siamo abituati a vedere negli ultimi anni, la priorità per i rossoneri è la champions e le premesse sono buone.
Delusione, tanta delusione in casa bianconera. Francamente ci si attendeva molto di più dalla Juventus. Le attenuanti ci sarebbero, vedi l’infortunio di Diego, Cannavaro e Tiago, vedi l’avversario ( ricordiamo che il Bordeaux è campione di Francia), ma francamente quello che si è visto ieri sera è davvero poco, poco anche da poter concedere attenuanti. Come contro la Lazio la Juventus gioca un solo tempo, scesi in campo fisicamente dal 1′, gli uomini di Ferrara entrano in partita solo dopo il 45′. Nel campionato italiano ci può anche stare, infatti sabato sono comunque arrivati i 3 punti, ma come dicevamo prima la champions è un’altra storia. Non si può concedere all’avversario un tempo intero; fin quando l’avversario si chiama Bordeaux, e Buffon è in serata, ci stà di chiudere sul pari, ma contro squadre che sanno giocare a calcio e sono ben organizzate non si ha speranza (lo sa bene l’Inter che lo scorso anno praticamente non giocò l’andata con il Manchester, e poi…). La mentalità è sbagliata, bisogna stare attenti dal primo all’ultimo minuto, anche nella fase a gironi. Tornando alla partita, in assenza di Diego, Giovinco non esalta più di tanto la platea bianconera, e serve addirittura un assist di Cannavaro e una papera del portiere ospite per sbloccare il punteggio. Dopo il vantaggio si vedono le cose migliori, con la Juve che sfiora ripetutamente il raddoppio, ma poi su una punizione dubbia arriva il goal, anche questo in leggero fuorigioco, che fa piombare i bianconeri nello stesso baratro dello scorso anno. Le scelte del mister ora più che mai sono alquanto discutibili, punta su uno spento Tiago, su Marchisio che, forse preso dall’emozione della champions sbaglia più del dovuto, tiene in panca un veterano come Camoranesi, concedendogli solo 15 minuti, sull’1-1 con l’infortunio di Tiago non rischia la carta Trezeguet, che si deve accontentare di vedere l’intera partita dalla panchina, per puntare su un mediano come Poulsen che spreca in due occasioni. L’avversario si è dimostrato all’altezza della sua fama, ma purtroppo è stata la Juve a deludere fortemente. Ora serve una svolta, il pareggio in casa con il Bordeaux equivale ad una sconfitta, si proprio così; i 3 punti in casa sono una prerogativa dalla quale nessuna squadra che intende andare avanti nella competizione può esimersi. Bisogna cambiare mentalità in vista della sfida con il Bayern, che assume già i caratteri di una gara che forse non conta una stagione, ma mezza si, altrimenti il cammino bianconero nella champions si complicherebbe maledettamente.
Ci affidiamo all’Inter questa sera per portare avanti i colori italiani, senza lasciare al Milan, in Europa, sempre l’oneroso compito di “cantare e portare la croce”.

Analisi della terza giornata

Partiamo dalle squadre che sono scese in campo sabato sera:
Malissimo il Milan… A Livorno Leonardo cercava certezze per la champions e le ha trovate… ronaldinho e huntelaar non devono giocare; la prova dei due è del tutto incolore e infatti Leo li sostituisce evitando il peggio, con Pirlo in regia cambia la musica.
La Juventus pur non offrendo una prova convincente, riesce comunque ad incassare 3 punti importanti; i bianconeri nel primo tempo perdono anche il faro Diego, che dovrà restare fermo per 15 giorni.
Nelle partite di domenica c’è qualche sorpresa:
L’Inter grazie ad una prodezza di Eto’o e a un gioiello del solito Milito batte i tatticismi del parma di Guidolin, nel finale è addirittura sprecona con Balotelli che tenta invano di dribblare un attento Mirante.
La Roma di Ranieri gioca male per un’ora, poi complice l’espulsione di Codrea e il missile terra-aria di Riise guadagna 3 punti che fanno soprattutto morale. Il tunnel sembra quasi finito.
Il Palermo che a detta del suo tecnico Zenga doveva vincere lo scudetto, non va oltre l’1-1 in casa con l’ostico Bari, complice un terreno di gioco che sembra un pantano. I pugliesi giocano bene ma ancora non vincono, 3 pareggi in 3 giornate.
Pazza Udinese amala, verrebbe da dire dopo aver visto il rocambolesco 4-2 al Catania; i siciliani vanno due volte in vantaggio ma contro la tripletta del super Di Natale nessuno può nulla.
La Fiorentina fa bottino pieno con il minimo sforzo, contro un Cagliari che non vince a Firenze da più di 30 anni. Vargas stupisce ancora e serve una palla da 3 punti a Gila che non sbaglia.
Il Bologna rimedia una figuraccia di fronte al suo pubblico, si fa umiliare 2-0 dal Chievo; la salvezza passa soprattutto per queste partite, spiegatelo a Papadopulo & Co.
Sfortunata l’Atalanta che deve cedere in casa alla Samp, che con il solito Mannini resta in vetta alla classifica.
Infine la partita più bella ma con arbitraggio a dir poco scandaloso. Il Genoa vince di giustezza 4-1 in casa col Napoli (che anche quest’anno ha il mal di trasferta), ma il match è viziato da Tagliavento che sbaglia l’impossibile, da bollino rosso (v.m. 18).

L’Inter tiene il passo, Samp in testa


RISULTATI 3°GIORNATA

Livorno 0 – 0 Milan

Lazio 0 – 2 Juve
72′ Cáceres
94′ Trezeguet

Atalanta 0 – 1 Sampdoria
63′ Mannini

Bologna 0 – 2 Chievo
18′ Pinzi
29′ Pellissier

Fiorentina 1 – 0 Cagliari
55′ Gilardino

Inter 2 – 0 Parma
71′ Eto’o
88′ Milito

Palermo 1 – 1 Bari
91′ Budan
2′ Allegretti

Siena 1 – 2 Roma
26′ Maccarone
73′ Mexes
89′ Riise

Udinese 4 – 2 Catania
29′ Floro Flores
55′ Di Natale
69′ Di Natale (R)
79′ Di Natale
11′ Morimoto
34′ Mascara (R)

CLASSIFICA

Juventus 9
Sampdoria 9
Inter 7
Fiorentina 7
Genoa 6(una partita in meno)
Lazio 6
Udinese 4
Palermo 4
Parma 4
Milan 4
Napoli 3(1 partita in meno)
Siena 3
Chievo 3
Bari 3
Roma 3
Bologna 2
Livorno 2
Cagliari 1
Atalanta 0
Catania 0

ECCO LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 3° GIORNATA DI SERIE A

LIVORNO

DE LUCIA P
DINIZ PLONIO D
PERTICONE D
MIGLIONICO D
PULZETTI C
FILIPPINI A. C
CANDREVA C
BERGVOLD C
VITALE C
TAVANO A
LUCARELLI C. A
———————-
BENUSSI P
RAIMONDI C
GALANTE D
MARCHINI C
MORO D. C
DANILEVICIUS A
DIONISI A
MILAN

P STORARI
D ZAMBROTTA
D NESTA
D THIAGO SILVA
D JANKULOVSKI
C AMBROSINI
C PIRLO
C FLAMINI
A RONALDINHO
A PATO
A HUNTELAAR
———————-
P DIDA
D ANTONINI
D ODDO
C SEEDORF
C ABATE
A ZIGONI
A INZAGHI F.

LAZIO

MUSLERA P
LICHTSTEINER D
DIAKITE’ D
SIVIGLIA D
KOLAROV D
DABO C
BARONIO C
MAURI C
MATUZALEM C
CRUZ A
FOGGIA C
———————-
BIZZARRI P
RADU D
ELISEU C
MEGHNI C
DEL NERO A
INZAGHI S. A
ROCCHI A

JUVENTUS

P BUFFON
D CACERES
D CANNAVARO F.
D CHIELLINI
D GROSSO
C CAMORANESI
C FELIPE MELO
C MARCHISIO
C DIEGO
A IAQUINTA
A AMAURI
———————-
P MANNINGER
D LEGROTTAGLIE
D DE CEGLIE
C TIAGO
C POULSEN
C GIOVINCO
A TREZEGUET

ATALANTA

CONSIGLI P
GARICS D
TALAMONTI D
MANFREDINI D
BELLINI D
VALDES C
BARRETO E. C
GUARENTE C
PADOIN C
DONI C. C
ACQUAFRESCA A
———————-
COPPOLA P
BIANCO P. D
PELUSO D
PELLEGRINO D
CASERTA C
CERAVOLO A
TIRIBOCCHI A
SAMPDORIA

P CASTELLAZZI
D CACCIATORE
D LUCCHINI
D ROSSI M.
D ZAURI
C SEMIOLI
C TISSONE
C PALOMBO
C MANNINI
A PAZZINI
A CASSANO
———————-
P FIORILLO
D GASTALDELLO
D STANKEVICIUS
C PADALINO
C POLI
A BELLUCCI
A POZZI

BOLOGNA

VIVIANO P
RAGGI D
PORTANOVA D
BRITOS D
BOMBARDINI C
VIGIANI C
MINGAZZINI C
GUANA C
VALIANI C
DI VAIO A
OSVALDO A
———————-
COLOMBO R. P
LANNA D
SANTOS D
ZENONI C. D
TEDESCO Gia. C
MUTARELLI C
ZALAYETA A

CHIEVO

P SORRENTINO
D FREY N.
D MORERO
D YEPES
D MANTOVANI
C LUCIANO
C RIGONI
C MARCOLINI
C PINZI
A PELLISSIER
A ABBRUSCATO
———————-
P SQUIZZI
D MANDELLI
D SARDO
C ARIATTI
C BENTIVOGLIO
A GRANOCHE
A BOGDANI

FIORENTINA

FREY P
COMOTTO D
GAMBERINI D
DAINELLI D
PASQUAL D
ZANETTI C. C
MONTOLIVO C
MARCHIONNI C
JOVETIC C
VARGAS C
GILARDINO A
———————-
AVRAMOV P
KROLDRUP D
GOBBI C
DONADEL C
SANTANA C
JORGENSEN C
BABACAR A

CAGLIARI

P MARCHETTI
D MARZORATTI
D LOPEZ
D CANINI
D AGOSTINI
C DESSENA
C CONTI
C BIONDINI
C COSSU
A MATRI
A JEDA
———————-
P LUPATELLI
D ASTORI
C PAROLA
C BARONE
C LAZZARI
A LARRIVEY
A NENE’

INTER

JULIO CESAR P
SANTON D
LUCIO D
CORDOBA D
CHIVU D
ZANETTI J. C
VIEIRA C
MUNTARI C
SNEIJDER C
BALOTELLI A
ETO’O A
———————-
MAICON D
TOLDO P
SAMUEL D
THIAGO MOTTA C
QUARESMA C
SUAZO A
MILITO A

PARMA

P MIRANTE
D ZACCARDO
D PANUCCI
D LUCARELLI A.
D ZENONI D.
C DZEMAILI
C MARIGA
C GALLOPPA
C LANZAFAME
C BIABIANY
A PALOSCHI
———————-
P PAVARINI
D CASTELLINI
D DELLAFIORE
D PACI
C MORRONE
A AMORUSO
A BOJINOV

PALERMO

RUBINHO P
CASSANI D
KJAER D
BOVO D
BALZARETTI D
NOCERINO C
BLASI C
BRESCIANO C
PASTORE C
CAVANI A
MICCOLI A
———————-
SIRIGU P
GOIAN D
MORGANELLA D
TEDESCO Gio. C
BERTOLO C
SIMPLICIO C
BUDAN A

BARI

P GILLET
D MASIELLO A.
D RANOCCHIA
D STELLINI
D PARISI
C RIVAS
C DONATI
C GAZZI
C LANGELLA
A KUTUZOV
A MEGGIORINI
———————-
P PADELLI
D BELMONTE
D DIAMOUTENE
C ALLEGRETTI
C DE VEZZE
C KOMAN
A GRECO

SIENA

CURCI P
TERZI D
FICAGNA D
BRANDAO D
DEL GROSSO D
VERGASSOLA C
CODREA C
FINI C
JAROLIM C
CALAIO’ A
MACCARONE A
———————-
PEGOLO P
ROSSI A. D
ROSI C
EKDAL C
GHEZZAL A
REGINALDO A
PAOLUCCI A

ROMA

P ARTUR
D MOTTA
D MEXES
D BURDISSO
D RIISE
C TADDEI
C GUBERTI
C PIZARRO
C DE ROSSI
A TOTTI
A VUCINIC
———————-
P JULIO SERGIO
D CASSETTI
D JUAN
C BRIGHI
C CERCI
C PERROTTA
C MENEZ

UDINESE

HANDANOVIC P
ISLA C
CODA D
FELIPE D
LUKOVIC D
LODI C
D’AGOSTINO C
SAMMARCO C
DI NATALE A
FLORO FLORES A
PEPE A
———————-
BELARDI P
ZAPATA D
DOMIZZI D
ZIMLING C
ROMERO C
CORRADI A
SANCHEZ A
CATANIA

P CAMPAGNOLO
D POTENZA
D SILVESTRE
D SPOLLI
D MARCHESE
C DELVECCHIO
C CARBONI
C BIAGIANTI
A RICCHIUTI
A MORIMOTO
A MASCARA
———————-
P ANDUJAR
D BELLUSCI
C PESCE
C IZCO
C SCIACCA
A PLASMATI
A MARTINEZ

GENOA

AMELIA P
BIAVA D
MORETTI D
PAPASTATHOPOULOS D
MESTO C
KHARJA C
ZAPATER C
CRISCITO D
PALACIO A
SCULLI C
CRESPO A
———————-
SCARPI P
TOMOVIC D
FATIC D
ROSSI M. C
MODESTO C
FIGUEROA A
FLOCCARI A

NAPOLI

P DE SANCTIS
D CAMPAGNARO
D CANNAVARO P.
D CONTINI
C MAGGIO
C GARGANO
C CIGARINI
C HAMSIK
D ARONICA
A QUAGLIARELLA
A LAVEZZI
———————-
P IEZZO
D RINAUDO
D SANTACROCE
C PAZIENZA
C BOGLIACINO
A DENIS
A HOFFER

L’Italjuve a un passo dal mondiale


TORINO, 9 settembre 2009 – A quattro giorni dalla deludente prestazione di Tiblisi, si rivede finalmente l’Italia mondiale. Il punteggio è identico a quello con cui sabato scorso gli uomini di Lippi hanno piegato la Georgia, 2-0, ma questa volta la prestazione è di spessore diverso. Contro l’ostica Bulgaria dei vari Petrov, Bertbatov e Bojinov, gli azzurri sfoderano un primo tempo da campioni del mondo; gli innesti di Grosso, De Rossi, Marchisio e Gilardino, con Pirlo vertice alto del centrocampo, danno i frutti sperati. In goal va prima il neo acquisto bianconero Fabio Grosso, che sfrutta un assist al bacio del solito Pirlo, poi arriva il tanto atteso goal di una punta, e che goal… doppio scambio tra Gila e Iaquinta con ultimo passaggio al limite del fuorigioco e lo juventino insacca. Diverse sono state le occasioni da goal all’interno del primo tempo, il chè fa ben sperare. Nel secondo tempo affiora un pò di stanchezza e gli uomini di Lippi tirano il fiato, da segnalare un acuto di Bojinov che colpisce il palo esterno. Questa nazionale, che è stata presto ribattezzata Italjuve, per la presenza di ben sette bianconeri tra i titolari, vince e convince, e mette le mani sul biglietto che porta in Sudafrica.

LE PAGELLE

BUFFON: voto 7,5 Al 28′ si grida al miracolo… il portierone azzurro compie una prodezza degna dei mondiali, toglie una palla che sembrava già in rete, il dubbio classico del goal-nogoal resta ma i riflessi di Buffon pure. Riflessi che vengono nuovamente messi alla prova al 64′ quando devia in angolo una punizione insidiosissima. Semplicemente miracoloso.

ZAMBROTTA: voto 5,5 Prova opaca quella dell’esterno milanista, prestazione piatta come ci ha abituato a vedere da tempo, tranne in una occasione… l’aria di Torino gli fa tornare in mente i tempi della Juventus, e così scende palla al piede, scambia e serve un pallone d’oro a Iaquinta che però spreca. Questo l’unico acuto della serata. Opaco.

CHIELLINI: voto 6 Buona la prova del centrale; al fianco di Cannavaro pare tranquillo e preciso. Sbaglia davvero poco, cura per tutta la partita l’attacante del Manchester Berbatov che in realtà non combina un bel niente, compito agevolato. Ordinato.

CANNAVARO: voto 7 Il capitano azzurro sfoggia una prestazione da Berlino 2006, dalle sue parti trovano difficoltà a passare anche i moscherini… si butta su tutte le palle, sicuro di avere le spalle coperte dal compagno di club Chiellini, i due si conoscono e la coppia funziona. L’unica pecca dell’incontro è l’ammonizione che gli farà saltare la sfida contro il Trap. Capitan Carisma.

GROSSO: voto 7,5 Non poteva esserci presentazione migliore per il nuovo terzino bianconero, gli bastano 11′ per deliziare il suo nuovo pubblico con un goal… la sua partita nel primo tempo è fatta di continue sovrapposizioni e di continui cross per le punte. Nel secondo tempo tira il fiato anche lui e pensa a difendere. Oh mio dio Fabio Grosso…

DE ROSSI: voto 6,5 E’ tornato e si sente… in mezzo al campo la sua presenza è indispensabile, corre e recupera palloni, si batte come un leone. Sbaglia davvero poco, i poveri centrocampisti bulgari trovano uno schermo davanti alla difesa azzurra, un montagna invalicabile. Stoico.

MARCHISIO: voto 6 Lippi come Ferrara gli chiedono di fare l’esterno sinistro all’interno del rombo di centrocampo, e lui da bravo ragazzo qual’è risponde: obbedisco. Gara attenta quella del numero 8, aiuta in fase difensiva e appoggio la manovra quando si attacca. Prova anche un tiro-cross ma non riesce. Esce per Pepe. Intelligente.

CAMORANESI: voto 6,5 Per tutta la gara corre, smista palloni e si propone. Non arriva il lampo di genio perchè frenato da una condizione precaria. Comunque resta la solita spina nel fianco delle difese avversarie. Viene ripetutamente atterrato. Tartassato.

PIRLO: voto 8 (il migliore) E’ il cervello della squadra, tutti i palloni passano dai suoi piedi. Lippi lo propone in una posizione più avanza, e la scelta dà i suoi frutti, lanci lunghi, calci di punzione, tocchi di classe: tutto gli riesce alla perfezione. All’11’ pennella un pallone straordinario, i difensori bulgari, estasiati dalla visione di quella palla, si perdono Grosso che insacca. Buone notizie soprattutto per Leonardo. Piedino magico.

IAQUINTA: voto 7 Per tutto il primo tempo ne combina delle belle… divora occasione su occasione, fin quando riesce lo scambio con il suo partner d’attacco che lo spedisce da solo di fronte al portiere bulgaro, e lì non può sbagliare. Trovato finalmente il goal si tranquillizza.Tutto sommato buona la prova dell’ariete juventino che nel secondo tempo si sacrifica per la squadra. Gli subentra D’agostino. Sprecone.

GILARDINO: voto 6 Un solo acuto nell’arco di una partita… ma si tratta di quegli acuti che lasciano il segno. Il doppio scambio con Iaquinta è qualcosa di eccezionale, da far vedere in tutte le scuole calcio. Per il resto combina poco e si fa trovare stranamente in ritardo su una cross preciso di Grosso. Condizione precaria, ma siamo solo a settembre. Al suo posto entra Rossi che tenta in qualeche modo di lasciare il segno ma non vi riesce. E’ un Gila ancora Spuntato.