Milan-Juve visto da PX

Voglio raccontarvi di Milan-Juve vista da me a San Siro. Lo stadio era quasi tutto esaurito. Nel mio settore erano tutti milanisti eccetto io ed una decina di coraggiosi bianconeri. Nel pre-partita i tifosi rossoneri erano molto carichi ed ottimisti,infatti il milanese medio rossonero e’ sempre ottimista. La partita inizia subito bene per il Milan con il goal del miracolato Nocerino grazie all’ennesimo assist di Bonucci. Un consiglio per tutti i fantallenatori:questo ragazzo gioca e’ un difensore centrale ma fa tanti assist, e’ semplicemente da acquistare. Poi delirio al goal di Muntari,infatti si vedeva chiaramente dallo stadio che era entrata. Da quel momento partono cori,insulti e proteste ed i bianconeri ritornano ad essere ladri. In tribuna Galliani da’ in escandescenze contro Agnelli e Braschi,mi giungono voci che la furia gallianica si scagli anche su Tagliavento,prontamente raggiunto nel tunnel che porta agli spogliatoi. La colpa di chi e’?Penso proprio di Moggi.

Nel secondo tempo e’ una vera e propria apoteosi,perche’ dietro di me nasce uno spettacolo che mi ha fatto ridere:un signore inspiegabilmente ad ogni pallone toccato dai piedi di maglia juventina inveisce con “LADRI”,”ME**E”,”BASTARDI”. Ma l’apocalisse viene raggiunta quando Vidal tira alto e lui:”BADEDAS”. Insomma ho passato l’intero secondo tempo a ridere per questo autentico genio. Al goal di Matri si accende l’inferno,il sottoscritto esulta istintivamente, ed a pochi metri un vero e proprio delirio ultra’ si abbatte su un povero anziano che ha avuto solamente la sfortuna di esultare al goal del suo beniamino. Io sono vivo, per fortuna.
Insomma divertimento assicurato, bella partita,dominata dal Milan ma e’ finita in parita’. “Eh beh pazienza” come direbbe Ranieri,invece torno a casa e su tutte le tv c’e’ il solito accanimento sui Ladri Bianconeri.Scusate giornalisti ipocriti ma fino ad ora gli arbitri non erano in buona fede? Mi sa proprio che e’ tornato Moggi…..

INFERNO INTER

CAFFE’ LAVEZZI PER RANIERI

Continua il momento magico per gli uomini del “moralizzatore” Claudio Ranieri. I nerazzurri vivono ancora una volta una notte indimenticabile riuscendo nella triste impresa di continuare a perdere. Inter senza un gioco,senza forza nelle gambe e sfortunata. Ennesimo rigore netto non assegnato ai nerazzurri,colpa di Moggi.
Per il Napoli e’ un momento magico,che sta continuando dopo la notte magica del San Paolo,addirittura in questo momento gli uomini di Mazzarri posso ambire ad un posto Champions.
GIALLOROSSI UMILIATI
A Bergamo si consuma l’ennesima prova senza vergogna della BarceROMA di Luis Enrique. Praterie immense si aprivano come delle isole deserte da sogno per gli orobici. Per un tifoso giallorosso e’ stato molto deprimente vedere Denis segnare una tripletta.
LAZIO E UDINESE OK
Come si puo’ mettere in discussione un tecnico che per due anni di fila si gioca il posto Champions con l’Udinese?Come dice Ferro “non me lo so spiegare”. Morale a parte,i biancocelesti si sbarazzano di una Fiorentina che nel giro di due anni e’ passata dal sogno Champions di Anfield Road allo spettro retrocessione.
Basta e Di Natale sono una coppia che vediamo spesso nei tabellini delle partite dei friulani. Sinceramente dopo le fatiche di Europa League non mi aspettavo questa vittoria.
ZONA SALVEZZA:LECCE CI CREDE
Inaspettatamente ed inspiegabilmente si e’ riaperto il discorso salvezza. Tutto merito dei salentini e soprattutto di Serse Cosmi che ha rispolverato due autentici fenomeni di casa Udinese come Muriel e Cuadrado.
Il Siena sodomizza il Palermo che in versione trasferta sembra una squadra di seconda divisione. Sorrido quando Zamparini parla dei suoi allenatori paragonandoli ai migliori del mondo e due settimane dopo li esonera.
Il campionato si fa molto piu’ interessante visto che si sono riaperti i giochi in chiave Champions e Salvezza. Ogni anno ci lamentiamo del fatto che non ci sia spettacolo ed ipocrisie varie ma alla fine ci si appassiona ed il nostro campionato diventa sempre il piu’ bello del mondo.

Il Bologna vince ancora

Dopo l’incredibile 3-0 della settimana scorsa con l’Inter, il Bologna non si ferma e batte nel recupero della 21° giornata, anche la Fiorentina. Al Dall’ara finisce 2-0 per i rossoblu, che chiudono la partita già nel primo tempo, andando negli spogliatoi sul 2-0. A creare le azioni più pericolose sono però i viola, che con uno Jovetic in grande spolvero, e con Amauri sfiorano in più di un’occasione il vantaggio. Gli uomini di Pioli sono al contrario, molto più bravi nelle ripartenze, ed è proprio così che arrivano le due reti che decidono il match. Il primo goal è dell’ottimo Diamanti, che dopo essersi fatto respingere il primo tiro da Boruc , da dentro l’area piccola non sbaglia, mettendo in rete. Il secondo goal, invece, è frutto di un vero è proprio colpo da maestro, da parte di Ramirez, che ottimamente servito da Di Vaio mette in rete di tacco, tra l’altro senza nemmeno vedere la porta. In apertura di ripresa Olivera si fa espellere per una gomitata su Diamanti, lasciando così i suoi compagni in dieci per tutto il secondo tempo. A questo punto sul 2-0 e con un uomo in più, al Bologna non resta che amministrare il vantaggio senza strafare. Delio Rossi effettua dei cambi, ma questi non sembrano scuotere i viola, incapaci di riaprire una partita virtualmente chiusa, già nel primo tempo. Con questa vittoria il Bologna raggiunge a quota 28 punti, proprio la Fiorentina, allontanandosi dalla zona retrocessione che ora dista sette punti.

Nell’altro recupero finisce 1-0 la partita tra Siena e Catania, con i siciliani che vanno a vincere in casa dei toscani. La rete decisiva arriva nel primo tempo, a realizzarla è Lodi, su calcio di rigore, assegnato per uno stupido fallo di mani di Gazzi. Nel secondo tempo il Siena prova in tutti modi a pareggiare ma il risultato non cambia. A questo punto la situazione dei toscani si fa sempre più pericolosa, la zona retrocessione è lontana solo due punti. Il Catania, invece con questa vittoria si riscatta dopo il Ko con la Juve e raggiunge il Genoa e il Chievo a quota 30 punti.

Inter, l’incubo continua

Sembra che il periodo nero dell’Inter non voglia più finire, i nerazzurri perdono anche in Francia, contro un modestissimo Marsiglia. Al Vélodrome va in scena, forse, la partita più brutta dell’andata degli ottavi.

I nerazzurri sembrano migliorati rispetto alle ultime uscite in campionato, ma non creano grossi problemi alla difesa dei francesi, che a loro volta fanno lo stesso nei confronti della retroguardia interista. Da ricordare nel primo tempo, un goal sbagliato da Forlan, che manda sopra la traversa dopo essere stato servito ottimamente da Cambiasso. I modesti francesi nella ripresa, sembrano essere più intraprendenti rispetto ai nerazzurri, e vanno in più di un’occasione, vicini alla rete con Ayew, che alla fine risulterà decisivo per la vittoria del Marsiglia. Infatti, il giocatore ghanese al 93′, su calcio d’angolo realizza il goal dell’1-0 definitivo. Grande beffa per l’Inter, che per l’intera partita aveva controllato il match senza subire grossi problemi. A questo punto la panchina di Ranieri sembra ancora più a rischio. Niente è ancora compromesso ma il presidente Moratti, continua ad essere sempre più infastidito, e potrebbe decidere di sostituire l’allenatore romano, con la coppia Figo-Baresi.
A Basilea, nell’altro match della serata, finisce con un risultato a sorpresa Basilea-Bayern Monaco. Gli svizzeri riescono incredibilmente ad avere la meglio sui più esperti giocatori tedeschi. Il Bayern gioca un ottimo primo tempo, andando vicino al vantaggio con Ribéry, al quale si oppone Sommer, il portiere del Basilea, alla fine risulterà anche il migliore in campo. Nel secondo tempo a giocare meglio sono, però, proprio gli svizzeri, che a quattro minuti dalla fine realizzano il goal della vittoria, a realizzarlo è Stocker subentrato dalla panchina al posto di Frei. Il momento di crisi dei bavaresi continua anche in Champions, ma la qualificazione è ancora in gioco, e al ritorno i giocatori tedeschi faranno di tutto per ribaltare il risultato.

Il Napoli strapazza il Chelsea

Il Napoli di Mazzarri si libera facilmente del Chelsea, vincendo per 3-1 nell’andata degli ottavi di Champions. Al San Paolo va in scena una delle migliori partite dei napoletani in questa stagione. La vittoria del Napoli contro un Chelsea in crisi, certifica una cosa molto importante, ossia, il dominio delle squadre italiane su quelle inglesi, vista la sconfitta dell’Arsenal la settimana scorsa contro il Milan. Fino a questo momento il nostro calcio ha dimostrato di essere superiore a quello inglese, ovviamente non si deve dimenticare che bisognerà affrontare le gare di ritorno proprio in trasferta, a casa degli inglesi, i quali come sappiamo, puntano molto sul fattore casalingo.

L’assenza in panchina di Mazzarri, che deve scontare ancora una giornata di squalifica, non ha influito assolutamente sulla prestazione dei napoletani, che fin da subito si sono dimostrati superiori agli uomini di Villas Boas. Dopo nemmeno 10′ minuti è Cavani a impegnare Cech con un tiro rasoterra, ma il portiere blues respinge ottimamente. Poco dopo è di nuovo il Napoli a sfiorare il vantaggio con Maggio, al quale si oppone nuovamente Cech. Su una delle poche azioni pericolose del primo tempo, però, il Chelsea va in vantaggio con Mata, complice un errore in disimpegno di Cannavaro, gelando il San Paolo e tutti i suoi tifosi. Il Napoli non ci sta e con Lavezzi prima e Cavani poi ribalta il risultato, chiudendo il primo tempo sul 2-1. Nel secondo tempo il Chelsea prova una timida reazione ma è sempre il Napoli ad andare in rete con Lavezzi, servito ottimamente da Cavani. Prima della fine dei 90′ minuti c’è anche il tempo di vedere un goal sbagliato da Maggio e un tiro di Lampard bloccato ottimamente da De Sanctis.
Complimenti vivissimi al Napoli, che al ritorno dovrà assolutamente difendere il risultato acquisito, per accedere inaspettatamente ai quarti.
Nel pomeriggio era, invece, finita 1-1 la partita tra Cska e Real Madrid. Gli uomini di Mourinho si sono dimostrati superiori nel gioco, ma allo stesso poco concreti e incapaci di chiudere il match, dopo il vantaggio iniziale del solito Cristiano Ronaldo. I russi inferiori per individualismi e tecnica non si sono arresi, e infatti nei minuti di recupero, per l’esattezza al 92′, hanno trovato il pareggio, che tuttavia non basta per cancellare un’amaro destino che li vede già fuori dalla Champions.

Incubo Inter

E’ stato un venerdì 17 davvero traumatico per i nerazzuri e tutti i suoi tifosi. La clamorosa sconfitta in casa con il Bologna(la terza consecutiva) ha aperto una crisi incredibile in casa Inter. Squadra irriconoscibile e l’immagine del comandante Moratti che abbandona la nave mentre affonda addirittura sullo 0-2 dice tutto. Numerose sono le cause di questo disastro. Innanzitutto gli errori in chiave mercato,giocatori che hanno deluso le aspettative e soprattutto una societa’ che riesce a fare dei numeri straordinari:acquistare Forlan che non poteva giocare in Champions e clamoroso l’affare Guarin,giocatore gia’ infortunato.
La coppia Mou-Oriali non avrebbe mai commesso questi orrori.
Gli uomini di Conte si sbarazzano del Catania non senza problemi visto che gli etnei erano addirittura passati in vantaggio. Grande reazione dei bianconeri,anche grazie alla complicita’ di Kosicky, riescono a ribaltare il risultato. Si allunga la striscia di imbattibilita’,infatti viene eguagliato il record del “Milan Invincibile” di Capello.Bianconeri pronti per la sfida scudetto con il Milan.
Il Milan vince in scioltezza al “Manuzzi”. I rossoneri si divertono contro un avversario imbarazzante(la serie B e’ inevitabile come direbbero Eros e Giorgia). Altro dito nella piaga per i nerazzurri il goal all’esordio di Muntari,infatti credo che alcune volte il fato sia davvero cattivo con i tifosi interisti. Rossoneri primi e con la consapevolezza di poter fare bottino pieno contro i bianconeri.
Un Napoli in versione super sbanca il Franchi di Firenze e lancia un bel messaggio agli uomini di Villas Boas. Straordinaria partita di Cavani e Lavezzi che affondano la difesa viola con estrema facilita’. Per la Firenze calcistica altro anno di anonimato in Serie A.
Nel fortino del “Barbera” il Palermo sembra imbattibile e questa volta sodomizza la Lazio con un stratosferico 5-1. I biancocelesti davvero imbarazzanti,dopo il crollo con l’Atletico Madrid una disfatta ingloriosa.
Vi informo che sabato sera sarò a San Siro pronto a raccontarvi la partita dell’anno.
LE ALTRE PARTITE
LECCE-SIENA 4-1
GENOA-CHIEVO 0-1
NOVARA-ATALANTA 0-0
ROMA-PARMA 1-0
UDINESE-CAGLIARI 0-0

Juve:"pareggite" acuta

Finisce 0-0 il recupero della 21° giornata tra Parma e Juve. I bianconeri recriminano per la scandalosa direzione arbitrale di Mazzoleni, che non assegna due rigori molto evidenti, condizionando così il match.

Da ricordare anche il rigore non assegnato al Parma.
A prescindere dalla direzione arbitrale, la Juve si dimostra come al solito, padrona del campo ma imprecisa sotto porta e quindi incapace di avere la meglio su squadre cosiddette “piccole”. Nel primo tempo il Parma è totalmente assente dal campo, il pallino del gioco è in mano ai bianconeri, che prima con Vucinic e poi con Pirlo sfiorano il vantaggio, senza però trovarlo. L’inizio del secondo tempo è la fotocopia del primo, con la Juve ad attaccare e il Parma a difendersi. E’ sempre Vucinic a sfiorare l’1-0, a questo punto vista la difficoltà a trovare il vantaggio, Conte decide di attuare qualche cambio con la speranza di provocare l’effetto sperato, entrano Giaccherini per Estigarribia e Quagliarella per Matri. Il giocatore più pericoloso diventa proprio l’ex Cesena che prima si fa respingere un tiro ravvicinato dall’ottimo Pavarini e poi dopo un lancio millimetrico di Pirlo viene atterrato in area da Biabiany, sembra rigore ma secondo l’arbitro Mazzoleni no. A questo punto inizia a venir fuori il Parma, che si rende pericoloso con Giovinco, lo stesso Giovinco poco più tardi, viene spinto a terra, all’interno dell’area di rigore da Barzagli, ormai superato dal piccolo attaccante parmense. Anche in questo caso sembrerebbe rigore, ma incredibilmente Mazzoleni non fischia. La Juve continua a cercare l’1-0 senza riuscirvi e prima del termine della partita può recriminare per un altro rigore non assegnato, per fallo di Santacroce su Pirlo. Ma non c’è più tempo, la partita termina 0-0, ora i bianconeri sono a -1 in classifica dal Milan, con una partita ancora da recuperare.
L’altro recupero tra Atalanta e Genoa finisce, invece, 1-0 in favore dei bergamaschi, il goal decisivo è di Marilungo. I nerazzurri riescono dopo tanta fatica e tanti tentativi a trovare il goal della vittoria, infatti, in precedenza Denis aveva sbagliato, colpendo da distanza ravvicinata la traversa. Anche per il Genoa da ricordare, una traversa colpita da Kucka quando il risultato era fermo sullo 0-0. Dopo questa vittoria l’Atalanta raggiunge 27 punti in classifica, il Genoa rimane fermo a 30. La panchina di Marino è sempre più a rischio.

Milan show, Arsenal umiliato

Grande show a San Siro, i ragazzi di mister Allegri impartiscono una lezione di calcio ai malcapitati giocatori dell’Arsenal. Il risultato finale è sintomo di una partita quasi perfetta dei rossoneri che, dominano sul piano del gioco, lasciando agli uomini di Wenger nemmeno le briciole.

Pronti via, si incomincia subito a vedere la superiorità dei rossoneri, che purtroppo perdono Seedorf, costretto ad uscire per un problema al ginocchio, al suo posto Emanuelson. Il cambio non influisce sul gioco dei rossoneri, che vanno in vantaggio, grazie a uno stupendo goal del rientrante Boateng e firmano il raddoppio con Robinho, servito ottimamente da Ibrahimovic. Finalmente il brasiliano trova la sua prima rete in Champions con la maglia del Milan. In apertura del secondo tempo è sempre Robinho a realizzare la terza rete, che chiude la partita. Iniziano i cambi, Allegri sostituisce l’ottimo Boateng con Ambrosini, l’allenatore dei Gunners, Wenger, non ci capisce più niente e prova il tutto per tutto, entra Chamberlain per Gibbs, la sostituzione rende più pericolosi i londinesi, che sfiorano in due occasioni il 3-1, ci pensa però Abbiati ad opporsi a Van Persie ed a impedirgli il goal della bandiera. Intorno al 78′ minuto il difensore dell’Arsenal Djourou atterra Ibrahimovic in area, è calcio di rigore, dal dischetto si presenta lo stesso svedese, che batte il portiere e realizza il 4-0 definitivo. Verso la fine c’è anche il tempo di vedere la sostituzione del ritrovato Robinho con Pato, che rientra dopo un mese d’assenza. Con questa vittoria i rossoneri ipotecano il passaggio del turno, ma al ritorno bisognerà stare molto attenti, perché l’esperienza di La Corunà nel 2004, insegna che non bisogna dare mai niente per scontato.
Le altre gare della giornata sono Lione-Apoel Nicosia, Bayer Leverkusen-Barcellona e Zenit San Pietroburgo-Benfica.
I francesi del Lione sudano sette camice per riuscire ad avere la meglio dei ciprioti dell’Apoel, i quali si chiudono tutti in difesa non lasciando spazi alle ripartenze dei francesi. Il goal dell’1-0 finale, infatti, arriva solo al 58′ minuto, grazie al giovane ventenne Lacazette. La qualificazione non è però ancora cosa fatta per il Lione, che al ritorno se la dovrà vedere con uno stadio intero, visto che l’Apoel si è qualificato alla fase ad eliminazione diretta vincendo in casa contro Porto e Zenit.
A Leverkusen il Bayer deve inchinarsi a sua maestà Leo Messi, l’argentino con la solita prova formidabile permette al Barcellona di vincere 3-1 e di ipotecare il passaggio ai quarti. Gli spagnoli tuttavia, impiegano più tempo del previsto ad andare in vantaggio, che viene però realizzato da Alexis Sanchez al 41′. Nel secondo tempo la solita dormita della difesa del Barça sulle palle inattive, permette ai tedeschi di pareggiare, pareggio che purtroppo dura solo tre minuti, quando è di nuovo Sanchez a trovare il goal del vantaggio. Ci pensa, invece, Messi a trovare all’88’ minuto la rete del 3-1 finale.
Lo Zenit di Spalletti, batte 3-2 il Benfica solo all’89’ minuto. A San Pietroburgo con una temperatura che raggiunge i -20°, va in scena una partita entusiasmante. Il vantaggio è dei portoghesi che realizzano con Maxi Pereira, al 27′ però lo Zenit pareggia con Shirokov. Nel secondo tempo i russi ribaltano il risultato, al 71′ segna Semak, il 2-1 non distrugge il morale del Benfica che prova in tutti i modi a trovare il pareggio, pareggio che arriva con Cardozo all’87’. Ma quando il risultato sembra ormai indirizzarsi verso il 2-2, è di nuovo Shirokov a trovare il goal del 3-2 definitivo per la banda Spalletti. Viste le premesse sono sicuro che al ritorno assisteremo ad una partita altrettanto entusiasmante.

Calcio:fortuna o talento?

Ammetto che oggi è San Valentino ed avrei dovuto parlare dell’amore nel calcio.Ma se poi mi accingo ad elencare i vari Schevchenko(trasferimento al Chelsea causa moglie e praticamente fine della carriera) e dei brasiliani che hanno buttato una carriera per cause di forza maggiore allora meglio cambiare argomento. 
Fortuna e bravura sono senza dubbio i due ingredienti principali per vincere una partita e addirittura uno scudetto.Ora disputare quanto sia preponderante la fortuna rispetto alla bravura è questione assai spinosa, che lascio a chi ha voglia di dilungarsi in complicate quanto sterili discussioni
Per quanto tu possa inveire, ribellarti con il pensiero e con tutte le tue forze a ciò che è scritto, ciò che è scritto per te rimarrà.In effetti è così,chiedetelo ad uno qualsiasi degli attaccanti della Serie A. Quelli che non si cambiano i boxer per mesi, se con un certo paio hanno fatto una doppietta in un big match. O quelli che si convincono, giorno dopo giorno, di quanto sia ineluttabile quell’incredibile fato, che in certi momenti della tua carriera ti fa buttar dentro anche i palloni che colpisci con le natiche, mentre in altri erge un muro invisibile ed inespugnabile proprio all’altezza della porta avversaria.Mi viene in mente Milito, nell’anno della Champions poteva calciare anche da centrocampo che la palla entrava dentro, invece nel finale del 2011 sbagliava palloni anche a porta vuota,cioè quella classica frase “lo segnava anche mio nonno”. 
E poi c’è lui, Walter Mazzarri, che quando vince al 98′ afferma che la sua squadra ci ha creduto fino alla fine, poi quando perde non ammette mai le sue colpe anzi se la prende con il fato,con il sacro(indimenticabile l’affermazione del “far benedire il San Paolo”)
E come dimenticare un giocatore straordinario con una carriera che ha conosciuto momenti di gloria assoluta nell’Olimpo degli dei del calcio e discese repentine sulla terra, al pari di un qualunque altro mortale o addirittura negli inferi di una sfortuna che non ha eguali al mondo.:Ronaldo Luis Nazario da Lima detto “IL FENOMENO”(ho dovuto scrivere così perchè molti bambini conoscono solo un altro Ronaldo).
Allora,C’è chi ci crede. Chi non ci crede. Insomma: c’è una pletora di spettatori del film della vita, girato da Mr. Fato, che o se ne fa influenzare, o decide di non crederci. 
Cosa ne penso io?Vi cito la frase del monologo iniziale di Matchpoint, film del maestro Woody Allen e capirete:
“Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro, con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince, oppure no e allora si perde.”

Il Milan è ancora vivo,choc Inter

Nell’ennesima giornata caratterizzata dal rinvio di alcune partite (Bologna-Juve e Parma Fiorentina) a causa delle intense nevicate, il Milan si riprende la testa della classifica, ora è a +2 sui bianconeri, che però hanno due partite da recuperare.

Nel freddo di Udine i rossoneri vincono una partita importante, per il modo in cui è arrivata, cioè, in rimonta sui friulani e per il momento, vista la crisi e l’assenza, tra infortuni e squalifiche, di ben 14 giocatori della rosa milanista.
Udinese più brillante e pericolosa sblocca la partita nel primo tempo, con il goal del solito Di Natale, che mette in rete con la chiara deviazione di Thiago Silva. Gli uomini di Guidolin provano in più di un’occasione a chiudere la partita, ma poca precisione e soprattutto un grande Amelia glielo impediscono. Allegri finalmente si accorge che c’è qualcosa che non va e opera qualche cambio, esce Nocerino ed entra l’uomo che decide la partita, Maxi Lopez, il quale prima pareggia e poi regala l’assist, per il 2-1 di El Shaarawy. L’Udinese che non meritava assolutamente di perdere, a causa di questa sconfitta scivola a -6 dal Milan e viene scavalcata in classifica dalla Lazio.
In serata l’ex di turno Pinilla, autore di una grande prova, permette al Cagliari di battere il Palermo, mai vittorioso in trasferta. Ad andare in vantaggio sono proprio i sardi, dopo uno scambio splendido tra Thiago Ribeiro e Ibarbo, proprio Pinilla mette in rete a porta vuota. Su una punizione sempre del cileno, il portiere del Palermo, Viviano, non trattiene e Dessena fa 2-0. Per i siciliani entra Hernandez, l’attaccante uruguayano si procura un rigore che lui stesso batte e realizza, ma è troppo tardi e la partita termina 2-1. Con questa vittoria il Cagliari raggiunge quota 30 punti, a -1 proprio dai rosanero.
Dopo la valanga Roma della settimana scorsa, l’Inter perde nuovamente anche in questa giornata ed ora vede il terzo posto lontano sei punti. A tornare da San Siro con il bottino pieno questa volta è il Novara, ultimo in classifica. I nerazzurri giocano sicuramente meglio degli uomini di Mondonico, ma sono poco lucidi sotto porta e non riescono a concretizzare, cosa che invece, riesce alla grande al Novara. Infatti su una delle poche occasioni avute a disposizione, i piemontesi puniscono, grazie al goal “dell’airone” Caracciolo bravo ad approfittare dell’ennesima dormita della difesa interista. Dopo il vantaggio del Novara l’Inter prova in tutti i modi a pareggiare, ma è in grado di trovare solo una traversa di Sneijder e un tiro quasi allo scadere di Pazzini, che tra l’altro è troppo centrale e non provoca alcun pericolo a Ujkani. Forse i nerazzurri possono recriminare per un rigore non dato, per fallo di Garcia su Poli, ma è poca roba visto che questa squadra nonostante la superiorità numerica nel secondo tempo, non riesce a sfondare il modesto fortino piemontese. Finalmente il Novara trova la sua prima vittoria in trasferta della stagione e raggiunge quota 16 punti in classifica, 6 punti li ha ottenuti con l’Inter, e con questo dico tutto.
Nuova sconfitta roboante per il Genoa di Marino, alla fine è 4-0 per il Catania. La peggior difesa del campionato, insieme al Novara, imbarca acqua da tutte le parti, pensate, solo in Sicilia contro il Palermo e appunto il Catania, ha preso 9 goal in due partite. Se Marino non risolve al più presto la situazione, non credo che i rossoblu andranno molto lontano quest’anno.
Nell’anticipo del giovedi la Lazio, con un uomo in meno per quasi tre-quarti del match, vince in rimonta sul Cesena. I romagnoli partono meglio nel primo tempo e vanno addirittura in vantaggio 2-0, grazie alle reti di Mutu e Iaquinta. Nel secondo tempo però, scende in campo un’altra Lazio, che nel giro di pochi minuti ribalta il risultato. Segnano prima Hernanes, autore di una grande rete, poi Lulic e, infine, Kozak. Questa sconfitta arriva in modo rocambolesco per il Cesena, che ormai vede sempre di più lo spettro della retrocessione . Per la Lazio, che per un’intera frazione di gioco ha visto la partita compromessa, arriva una vittoria importante che gli permette di scavalcare in classifica l’Udinese.
Finisce 0-0 l’altra gara delle 15:00, Atalanta-Lecce.
Domani sera i due posticipi della giornata, Siena-Roma e Napoli-Chievo.