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I bianconeri finalmente guariscono dalla pareggite e umiliano i viola, andando a vincere a Firenze 5-0. Grande protagonista della serata Vucinic, autore di un goal e due assist. E’ proprio il montenegrino a portare la Juve in vantaggio al 15′, prima del 2-0 di Vidal. Al 20′ viene espulso Cerci per un calcio rifilato a De Ceglie, la Fiorentina sotto di un goal e con un uomo in meno sparisce del tutto dal campo. Nel secondo tempo Vucinic regala due assist per i goal di Marchisio e Pirlo che chiudono una partita mai in discussione. Prima della fine c’è anche il tempo di assistere alla quinta rete di Padoin. Sul 4-0 per i bianconeri grande contestazione dei tifosi della viola nei confronti della società, per una stagione ormai sempre più nera per i toscani. Ora, infatti, sono solo sei i punti che separano la Fiorentina dalla zona retrocessione. La Juve con questa vittoria risponde al Milan, che nel pomeriggio aveva vinto a Parma.
Un Milan poco brillante e con l’infermeria ancora piena, esce da Parma con il bottino pieno, mantenendo i 4 punti di vantaggio sulla Juve. A partire meglio però sono gli emiliani, che sfiorano il vantaggio prima con Giovinco e poi con Valdes. Ma nel momento peggiore per i rossoneri ci pensa sempre lui, Zlatan Ibrahimovic, che realizza un rigore, assegnato per un tocco con il braccio di Zaccardo su tiro di Emanuelson. Dopo il vantaggio i rossoneri crescono e sfiorano il raddoppio con Ibra ed Emanuelson, che però nel secondo tempo si fa perdonare per il goal sbagliato in precedenza e realizza il 2-0 che chiude la partita. Con il doppio vantaggio in tasca i rossoneri si addormentano e rischiano di subire il goal del 2-1 in due occasioni, prima su un tiro di Musacci deviato da Thiago Silva sul quale si oppone Abbiati e poi con la traversa di Floccari. Nota lieta durante la partita, ritorna in campo dopo sei mesi dal problema all’occhio, Gennaro Ringhio Gattuso. Il Parma con questa sconfitta rimane fermo a 31 punti a +5 sul Lecce.
Dopo l’eliminazione in Champions subita in settimana, l’Inter prova a trovare il riscatto in campionato, contro un’Atalanta priva del suo bomber Denis. I nerazzurri si rendono tuttavia poco pericolosi e hanno a disposizione nel primo tempo, una delle poche occasioni per sbloccare il match, con Milito che però sul dischetto del rigore si fa ipnotizzare da Consigli. Nel secondo tempo esce Marilungo per infortunio, al suo posto Gabbiadini che prima sfiora il goal dell’1-0 con una bella girata di testa e poi non si vede assegnare un rigore per un fallo netto di Lucio proprio su se stesso. E’ una delle ultime e poche emozioni della partita, che finisce 0-0. L’Inter con questo pareggio raggiunge 41 punti non approfittando così della sconfitta contemporanea della Lazio a Catania e vede a questo punto il terzo posto sempre più lontano.
Il Catania con un bel goal di Legrottaglie batte una Lazio mai in palla, raggiungendo l’Inter in classifica ed ora sogna l’Europa. La Lazio, invece con questa sconfitta rimane a 48 punti mantenendo però il terzo posto, in virtù del pareggio nel posticipo, tra Udinese e Napoli.
Grande vittoria del Novara a Siena, grazie a due splendide reti di Rigoni e Porcari che permettono ai piemontesi di avvicinare la zona salvezza, lontana però ancora 8 punti.
Pareggio casalingo del Lecce di Cosmi contro il Palermo. I salentini giocano in dieci per quasi tutta la partita, dopo l’espulsione di Oddo, ma sono loro ad andare in vantaggio con Di Michele che realizza su calcio di rigore. Il pareggio del Palermo arriva dopo nemmeno 10′ minuti con Munoz, che aveva causato in precedenza il rigore assegnato al Lecce. I siciliani provano a sfruttare la superiorità numerica a loro vantaggio senza però riuscirvi. Lecce ora a 26 punti, Palermo a 35.
Finisce 2-2 l’ultima partita delle 15:00 tra Bologna e Chievo, i goal che decidono la partita sono di Di Vaio e Diamanti per gli emiliani e di Andreolli e Therau per il Chievo.
Il posticipo serale della giornata tra Udinese e Napoli finisce 2-2, risultato che fa sorridere sicuramente la Lazio che rimane al terzo posto nonostante la sconfitta con il Catania. La partita viene condizionata dalle scelte dell’arbitro, che prima caccia ingiustamente Fabbrini per somma di ammonizioni e poi assegna un rigore molto dubbio al Napoli, tutto questo quando il risultato era sul 2-0 per l’Udinese. Gli uomini di Guidolin sono più concreti rispetto ai napoletani e vanno sul 2-0 grazie alle reti di Pinzi nel primo tempo e Di Natale nel secondo, poi l’espulsione, con i friulani che rimangono in dieci. Come se questo non bastasse viene assegnato il famoso rigore al Napoli, per un presunto tocco di mano di Domizzi, sul dischetto si presenta Cavani, che tira come peggio non poteva, permettendo ad Handanovic di respingere il tiro con facilità. Questo però è l’episodio che cambia la partita, l’Uruguayano del Napoli non ci sta ed è proprio lui a realizzare la doppietta che porta il risultato sul 2-2 definitivo. Pareggio che serve a poco ad entrambe le squadre, ora ferme a 47 punti a -1 dalla Lazio.
La partita delle 12:30 tra Cagliari e Cesena finisce, invece, 3-0 per i sardi. Cesena a -14 dalla zona salvezza ormai virtualmente in serie B, manca solo la matematica certezza, che credo dovrebbe arrivare tra poche giornate.
Stasera il posticipo del Lunedì tra Roma e Genoa.