Juve: lo scudetto della 3° stella è vicino

Per la Juve lo scudetto della terza stella è ormai a un passo e a differenza di molti giornalisti ipocriti, io sono sincero nel dire che non mi interessa proprio, se i bianconeri l’anno prossimo avranno sulla maglia la tanto citata stella. Sono liberi di fare quello che vogliono, tra l’altro non esiste nemmeno un regolamento che proibisce tale comportamento. Hanno tutto il diritto di affermare che quello che stanno per conquistare è il 30° scudetto e non il 28°, in quanto i due revocati con calciopoli sono stati vinti sul campo.
Dopo la vittoria di ieri con il Novara i bianconeri hanno praticamente chiuso il campionato, e lo scudetto potrebbe arrivare già mercoledì se il Milan viene fermato dall’Atalanta, il povero Lecce immischiato nella lotta per la salvezza sarà l’agnello sacrificale della Juve, che ne farà un sol boccone. Quindi basta con la scaramanzia, è il momento di incominciare a pensare ai preparativi per la sfilata del tricolore, che torna finalmente, oserei dire, a Torino dopo il 2006………… P.S. Al mio paese lo stanno già facendo, si parla addirittura di una doppia festa, insomma si preannunciano grandi sorprese.
Per quanto riguarda, invece, la lotta per il terzo posto e quella per la retrocessione, sono sicuro che ci regaleranno emozioni fino alla fine. Per il terzo posto ci sono adesso quattro squadre appaiate a 55 punti, per me è favorito il Napoli che si ritrova un calendario molto semplice, poi viene l’Inter che però deve affrontare Milan e Lazio nelle ultime due giornate. Lazio e Udinese sembrano ormai al capolinea, hanno il fiato corto, però nel nostro campionato tutto è possibile. Per la retrocessione con Cesena e Novara ormai in serie B, restano in lotta Genoa e Lecce. Le due squadre sono state sconfitte nell’ultimo turno, i salentini hanno perso in casa con il Parma già salvo e il Genoa con la speranza di tenere ancora vivo il sogno serie B, ha fatto lo stesso in casa del Bologna. Ormai più che una lotta per vedere chi rimarrà in serie A, mi sembra una lotta per l’ultimo posto utile per il campionato di serie Bwin dell’anno prossimo. Le due squadre mi ricordano tanto la Samp dell’anno scorso, vedremo chi la spunterà.

Juve e Milan giocano a poker

270 MINUTI ALL’ALBA
Il Novara e’ l’agnello sacrificale per il banchetto degli dei del calcio. I bianconeri di Conte si sbarazzano dei piemontesi con una facilita’ imbarazzante. In grande spolvero Vucinic autore di una doppietta. Anche questa settimana Buffon ha letto Vanity Fair. Per il Novara matematica Serie B meritata.

26 VOLTE IBRA

Facile vittoria dei rossoneri sul campo di un Siena ormai in vacanza. Contento per il ritorno al goal di Cassano. Allegri ci crede, l’amuleto Ibra anche, pero’ ne mancano solo 3. Polemica stella: è giusto che il Milan indossi la stella al decimo rigore?

AMMUCCHIATA A 55

Ci sono ben quattro squadre con lo stesso punteggio. Il Napoli, favorita dai media per il calendario favorevole. L’Inter, la mia favorita, visto che è sempre una squadra di campioni ed arrivare terzi significherebbe vincere l’ennesimo scudetto per il Vangelo secondo Guido Rossi che dice:”i primi saranno gli ultimi ed i terzi saranno i primi”. La Lazio è in netta fase calante e le ultime sconfitte lo sottolineano ancora di più(con Klose sarebbe già in Champions). L’Udinese ha già dato tutto. 
E pensare che con 55 punti si arrivava in settima posizione.
ATALANTA SALVA

Complimenti agli orobici. Infatti dopo la vittoria con la Fiorentina Denis e compagni sono matematicamente salvi nonostante i 6 punti di penalizzazione. Colantuono ha fatto un miracolo.

LECCE E GENOA ANCORA KO

Sono due squadre che meriterebbero entrambe la serie cadetta per quello che stanno dimostrando sul campo. I salentini capaci di perdere in casa con il Parma faranno la partita della vita contro la Juventus. Per il Genoa, Preziosi ha semplicemente deciso di emulare Garrone.

Europa League: risultato delle semifinali

Le due semifinali di Europa League ci hanno regalato emozioni e goal in quantità. L’Atletico Madrid di Simeone vittorioso all’andata per 4-2 va a vincere anche in casa del Valencia, al Mestalla, con goal di Adrian e accede di nuovo in finale di Europa League dopo il 2010, quando gli spagnoli vinsero per 2-1 contro il Fulham.
Il sorprendente Athletic Bilbao del “loco” Bielsa dopo la sconfitta per 2-1 in Portogallo, contro lo Sporting Lisbona, davanti al proprio pubblico, vince per 3-1 (goal decisivo di Llorente) e compie così la rimonta. L’impresa è ancora più grande perchè i baschi accedono in una finale di Europa League/Coppa Uefa dopo 35 anni, per l’esattezza dall’edizione 1976/77 quando in finale vennero sconfitti dalla Juventus.
Chi vincera la finale di Bucarest?  Il mio pronostico è Atletico Madrid perchè presenta tra le sue fila diversi campioni, come il difensore Miranda, accostato in estate anche alla Lazio, Falcao o gli ex Juve Tiago e Diego. Però non sottovaluterei l’Athletic Bilbao, che si è liberato via via di Manchester Utd., Schalke 04 e per finire dello Sporting Lisbona.

Incredibile al Bernabeu, Bayern in finale

Contrariamente a quanto avevo pronosticato, il Bayern riesce nell’impresa di eliminare il Real e di accedere alla finale di casa, che si svolgerà proprio all’Allianz Arena. La partita è entusiasmante e vale sicuramente il prezzo del biglietto. I bavaresi sotto di due reti dopo nemmeno 15′ minuti (doppietta di C. Ronaldo) non si lasciano affondare e riescono a riportarsi in partita al 27′ minuto, quando Robben insacca un rigore assegnato per fallo su Gomez. Riaperto così il discorso qualificazione, assistiamo a una partita vibrante che sembrava già chiusa dopo l’uno-due madrileno. Il Real padrone di casa, prova in tutti i modi a riportare la qualificazione dalla propria parte ma l’occassione più ghiotta del secondo tempo, capita al Bayern, Gomez però sciupa incredibilmente. Si va così ai tempi supplementari, che complice la stanchezza di entrambe le squadre, ci regalano ben poco. A decidere la semifinale sono quindi i rigori, dal dischetto sbagliano C.Ronaldo e Kakà per il Real e Kross e Lahm per il Bayern. A decidere la lotteria dagli 11 metri sono l’errore di Sergio Ramos, che manda in tribuna e il goal di Schweinsteiger, che chiude il match. Come il Chelsea anche il Bayern in finale dovrà fare a meno di alcuni giocatori per squalifica, mancheranno infatti Alaba, Luiz Gustavo e Badstuber. A fine partita la delusione dei tifosi spagnoli è evidente, anche per quest’anno dovranno assistere a una finale di Champions in cui non figura la propria squadra. La delusione più forte però è quella di Mourinho, che dopo aver assistito ai rigori in ginocchio, lascia a testa bassa il campo, prendendo la strada degli spogliatoi. Adesso mi chiedo: lo “special one” cambierà di nuovo aria o rimarrà a Madrid, per provare a vincere la Champions l’anno prossimo?

Juve-Milan: la guerra continua

BORRIELLO: CHE GOAL PESANTE
Il primo goal dell’attaccante più fashion d’Italia sarà ricordato come uno dei goal fondamentali di questa stagione bianconera. Il Cesena si è difeso per 90 minuti rimanendo nella sua area di rigore, sembrava che il pareggio fosse inevitabile, invece arriva il goal che non ti aspetti. Una partita in meno.
IL MILAN NON MOLLA
La partita con il Genoa è più difficile del previsto e solo il rientrante Boateng riesce a risolverla. Da rilevare la parata di Nesta, ottimo portiere da consigliare a Prandelli. Simpaticissimo il momento quando a San Siro era arrivata la voce del pareggio del Cesena. Ma poi all’improvviso “Siete su Scherzi a Parte!!”.
BAGARRE 3° POSTO
Salgono le quotazioni di Inter e Napoli dopo le vittorie esterne. Lazio ed Udinese hanno già sprecato troppi match point. Il mio pronostico: Inter.
LUIS ENRIQUE FA PAURA
Cosa hanno fatto i tifosi giallorossi per meritarsi questo allenatore? Altra figuraccia. Devo ringraziare Luis Enrique che mi ha regalato una grande soddisfazione personale. Infatti avevo pronosticato il 2 fisso.
SALVEZZA
Lecce e Genoa dovranno temere più le penalizzazioni che il finale di stagione. Serie B per entrambe.

Miracolo Chelsea, Barça fuori

Contro ogni pronostico la squadra di Di Matteo ottiene al Camp Nou un risultato importantissimo, eliminando il più quotato Barcellona. In virtù del  risultato dell’andata, il 2-2 condanna i blaugrana che subiscono così, la più classica delle vendette calcistiche. I blues a questo punto avranno l’occasione di giocarsi la Champions, nella seconda finale della loro storia.
La sensazione è che quando Messi non gira a dovere, il Barcellona non riesce a giocare il miglior calcio possibile, l’argentino sbaglia il rigore che avrebbe portato la propria squadra sul 3-1 e prende anche un palo sul finire del secondo tempo. Va, invece, finalmente oserei dire, elogiato Torres che al 91′ mette a segno il goal che chiude definitivamente il discorso qualificazione; il goal più importante dello spagnolo da quando è al Chelsea. Grande risultato quello ottenuto dai blues che però in finale dovranno fare a meno di Terry (espulso) e degli squalificati Ramires, Ivanovic e Meireles. Tutto, quindi, sembra indirizzarsi verso la vittoria della Champions da parte del Real Madrid, che stasera nell’altra semifinale dovrebbe avere la meglio sul Bayern, visto il goal segnato all’andata nel 2-1 finale a favore dei tedeschi.

Il Calcio sconfitto a Marassi

Quello che è accaduto domenica a Marassi passerà alla storia come l’ennesima sconfitta per il calcio italiota. Scendere a compromessi con un misero gruppo di facinorosi è davvero deprimente. Ma la FIGC perchè non ha sospeso la partita? Beh si, è più facile rinviare la giornata di campionato cavalcando l’onda emotiva sulla morte di un giocatore. Qui viene fuori la solita ipocrisia dell’Italia calcistica, e non solo. Prima di iniziare la partita minuto di silenzio, tutti vicini emotivamente quando si tratta di parlare di morte e poi si scatena l’inferno?
La verità è che in Italia non esiste la cultura del vero sport. In qualsiasi sport si vince e si perde, ci sono promossi e retrocessi, è lo sport il vero specchio della vita. In Italia è diverso: si fa finta di indignarsi, di amare l’altro e poi ci si trasforma in vere e proprie anime da guerra. L’episodio è stato di una gravità assoluta.
Tornando al calcio giocato, Preziosi ha scaricato tutte le colpe della sconfitta a Malesani, non capendo che l’artefice di quello che sta accadendo al Genoa è solo lui. Ogni anno cambia 22 giocatori e pretende di raggiungere l’Europa?
 Nella lotta dei “mangiallenatori” il presidente dei giocattoli è già in fuga a quota 4 distanziando i vari Cellino, Zamparini e Moratti fermi a quota 3. 
Bentornato calcio italiano…..

Juve devastante, Roma massacrata

ALLENAMENTO SERALE ALLO STADIUM

E’ stato un massacro. Mi meraviglio di Bergonzi, la partita di ieri andava sospesa dopo otto minuti per manifesta superiorità. Questa Juve ha molestato la Roma in pochi minuti grazie ad una doppietta di Vidal ed ha continuato le sue sevizie con Pirlo e Marchisio. Questa squadra che ha inventato anche l’allenamento serale in Italia continua nella sua corsa verso lo scudetto. Se nelle precedenti 7 partite Buffon ha superato il record di Ninja Fruit, se ha annichilito senza problemi avversarie del calibro di Lazio, Inter, Napoli, Palermo e Roma un motivo ci sarà. Quello che sta facendo Conte è davvero straordinario. Inoperosi i vari Barzagli e Bonucci dinanzi all’irritante tique-taque del BarceRoma. Inqualificabile gesto di Lichtsteiner, partita falsata. Caro Totti la storia non dimentica.
Per il nuovo Zeman altra batosta, in 2 partite allo Stadium ha subito ben 7 reti e non si è nemmeno affacciato nella retroguardia bianconera. Complimenti alla dirigenza giallorossa che riconferma un “tecnico” che fa divertire le squadre avversarie.
LE VINCIAMO TUTTE”

Allegri voleva che il suo Milan facesse bottino pieno in tutte le partite, invece capita che il Bologna addirittura rischi di vincere a San Siro. Partita impostata male dall’allenatore toscano e condotta ancora peggio. E’ un Milan privo di gioco e soprattutto stanco.Ora “Er go de Muntari” potrebbe non bastare.
VERGOGNA A MARASSI
Situazione indecorosa ed incivile a Genova, ad una settimana dal dolore che unisce, siamo tornati alla violenza. Deprecabile la scena in cui Marco Rossi consegna le maglie ai tifosi. Il calcio è ostaggio degli ultras.Dopo umanità, commozione, solidarietà, affetto di tutti per Morosini, siamo di nuovo qui, una settimana dopo. Bentornati in Italia. Che brutta pagina per il calcio italiano dopo lo stop ipocrita di settimana scorsa.
IL POSTO CHAMPIONS
Ecco le mie percentuali:

  1. Lazio 50%. Sta facendo di tutto per non arrivare terza. Se non ci riesce diremo: OH NOOO!!
  2. Udinese 25%. E’ in fase calante, ma ha i giocatori giusti per provarci fino all’ultimo.
  3. Napoli 10%. Secondo Mazzarri il Napoli è ancora in corsa per lo scudetto.
  4. Inter 15%. Deve sperare nelle penalizzazioni.
  5. Roma 0%. C’è da ridere perchè i giornalisti di spicco la inseriscono in questo contest.




Quanto pesa il goal di Muntari? Misuriamolo

Allegri ogni settimana parla del goal più famoso di tutti i tempi, ma questa settimana si è superato affermando: “Il gol negato a Muntari pesa. Ma il Milan vincerà lo scudetto”. Bene Allegri, ma quanto pesa questo benedetto goal? Ho preso una bilancia ed ho deciso di misurarlo con il mezzo più facile. Il risultato è stato sorprendente, ne sono uscite ben 4 misure diverse:
  • 76 kg. Facile è il peso di Sulley Muntari.
  • 4/5 punti. Ebbene si, la Juve per poter cucire sulla maglia lo scudetto dovrebbe vincere con almeno 5 punti di distacco, altrimenti lo scudetto lo vince il Milan. Chiaro, no?
  • Tanto così. Tanto quanto la differenza dei rigori tra Milan e Juve.
  • Infinitamente noioso. Caro Allegri ci hai letteralmente fracassato i cosiddetti. Quindi spero di vincere lo scudetto finendo il campionato con gli stessi punti del Milan.
Speriamo che il goal di Muntari non sia decisivo….

Zanetti:"BINCIAMO SENZA RUVVARE"

Ed io che credevo che il giorno indimenticabile per un interista fosse il 5 Maggio(quest’anno ricorre il decennale). Caspita, mi sbagliavo si tratta del 26 Luglio 2006, giorno del regalo di Guido Rossi. Infatti capitan Zanetti in un’intervista ci tiene a ribadirlo:

“Credo che quella sera ci siamo detti delle cose molte belle. Sentivamo di meritarci quel titolo per tutto quello che avevamo vissuto prima. E ci rendevamo conto che, da quel momento, poteva iniziare qualcosa di bellissimo, ma noi dovevamo essere all’altezza, dovevamo meritarcelo. Ci siamo riusciti e abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere, conservando oggi ancora la voglia e la forza per ritornare, presto, ad alzare i trofei. Prima di quel giorno del 2006, nessuno trovava la spiegazione di tanti perché, ma io ho sempre creduto nell’Inter, nel lavoro”.
Hai ragione capitano,come celebra un video di Inter Channel: ” L’icona della purezza e della correttezza.
Nemmeno sfiorato dalla pagina più scura della storia del calcio. Lealtà e trasparenza della gestione di tutte le dinamiche societarie.”
Grazie Javier, ora Mughini ti risponderebbe così: 91 PUNTI……